Vienna

L’attesa in un treno fermo in stazione, al coperto con luci e colori.
Il buio del giorno invernale rende gli occhi pesanti come fosse mezzanotte.
Cercare con l’occhio il risveglio dal torpore dell’attesa nel caldo forzato della carrozza.
Fuori il marciapiede è vivo di suoni e movimenti di mani, di gambe e teste che vagano dondolanti verso una meta.
Il tempo è scandito da orari fittizi e virtuali che vengono demoliti da voci crudelmente gentili.
Intanto il sonno pervade i sensi e fa sognare il viaggio appena intrapreso e le immagini mentali si susseguono come fotografie.



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