a seguire altre tavole sulla fisica dell’atmosfera
Posts Tagged ‘trips’
A proposito di meteorologia – part 2
18 giugno 2010Tanto pe’ canta’
26 Maggio 2010Gli eventi accaduti nei giorni appena trascorsi relativi al “benessere” economico degli italiani, così contraddittori con ciò che i nostri govrnanti hanno detto una quindicina di giorni fa, cioè che la crisi era alle nostre spalle, mi hanno ispirato un’immagine che vi mostro:
Credo comunque che un’alternativa ci sia, cambiare Noi stessi in meglio, così i nostri rappresentanti al governo saranno migliori!
La luna si specchia
28 marzo 2010
Questo breve brano poetico è tratto da un saggio giapponese sul tirare di spada. Opera classica del XVIII secolo esprime, attraverso la metafora, lo stato d’animo puro dell’essere umano:
La luna si specchia, è vero,
senza alcuna intenzione;
le acque dello stagno di Hirosawa
la rispecchiano, è vero,
senza alcuna intenzione.
INCOLLA & STRAPPA (ovvero quanti alberi sprecati.)
17 marzo 2010L’ispirazione del titolo di questo dire, è dovuta a quanto vedo intorno a me, in questo periodo elettorale, come la quantità di carta che si adopera, o meglio si spreca per comunicare. Se si volesse parlare di eccesso dove sarebbe, nella quantità di cose dette o nella quantità di carta usata, con tutte le conseguenze ed effetti collaterali del caso?!
Passeggiando a febbraio
24 febbraio 2010‘A neve a Roma
14 febbraio 2010“Aho, stà a nevicà”
“Sì ma nun attacca, vedi che è bagnata”
“Guarda che si se fa più asciutta attacca, attacca”
“Me sa che c’hai raggione, stà a attaccà”
Questi credo siano stati dei dialoghi comuni lo scorso venerdì. Dopo 25 anni la neve ha imbiancato l’Urbe e ci ha fatto diventare tutti un pò bambini.
Probabilmente un evento così raro forse influisce sulla psiche del romano facendolo piacevolmente regredire per un attimo alla gioconda contentezza infantile.
Poi con un pò di crudeltà la neve ha iniziato a sciogliersi impastandosi con la sporcizia depositata sulle strade, creando un’impasto marroncino, scivoloso e infido. Come dire un ritorno alla realtà dei grandi. Così tutti siamo tornati a non essere più giocondi e apprezzare le semplici contentezze date dalle cose che ci circondano, tornando a essere accecati da tutti i veri e per lo più falsi problemi che ci condizionano.
e
Sulla terra c’è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti…
1 febbraio 2010Quanto segue mi è arrivato tramite mail, con una catena di S.Antonio che odio. Perciò, visto che lo scritto non mi dispiace ho deciso di pubblicarlo anche per spezzare questa ammuffita moda di tirarla al prossimo.
Un sant’uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l’Inferno.
Dio condusse il sant’uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise di guardare all’interno.
C’era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant’ uomo sentì l’acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutti l’aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poichè il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: Hai appena visto l’Inferno.
Dio e l’uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l’aprì.
La scena che l’uomo vide era identica alla precedente. C’era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l’acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant’uomo disse a Dio: Non capisco!
E’ semplice, rispose Dio, essi hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri! I primi, invece, non pensano che a loro stessi…
Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura… La differenza la portiamo dentro di noi!!!
“Sulla terra c’è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per soddisfare l’ingordigia di pochi. Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”.
Mahatma Gandhi