‘A neve a Roma

“Aho, stà a nevicà”
“Sì ma nun attacca, vedi che è bagnata”
“Guarda che si se fa più asciutta attacca, attacca”
“Me sa che c’hai raggione, stà a attaccà”
Questi credo siano stati dei dialoghi comuni lo scorso venerdì. Dopo 25 anni la neve ha imbiancato l’Urbe e ci ha fatto diventare tutti un pò bambini.
Probabilmente un evento così raro forse influisce sulla psiche del romano facendolo piacevolmente regredire per un attimo alla gioconda contentezza infantile.
Poi con un pò di crudeltà la neve ha iniziato a sciogliersi impastandosi con la sporcizia depositata sulle strade, creando un’impasto marroncino, scivoloso e infido. Come dire un ritorno alla realtà dei grandi. Così tutti siamo tornati a non essere più giocondi e apprezzare le semplici contentezze date dalle cose che ci circondano, tornando a essere accecati da tutti i veri e per lo più falsi problemi che ci condizionano.
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Una Risposta to “‘A neve a Roma”

  1. Maurizio Says:

    Anch’io credo che i commenti siano stati proprio quelli… A dire il vero però l’ultima nevicata la fece anche il 27 gennaio 2005 alle 21 circa. Me la ricordo perché stavo giocando a calcetto (a maniche corte…). Certo però che per risalire ad una nevicata davvero degna di nota bisogna risalire a quella dell’85.Per il resto (scusa l’almanacco) hai assolutamente ragione: la neve fa sentire bambini, e ci si meraviglia del silenzio per le strade alle 10 di mattina perché non sembrava reale. Che paradosso, se penso che dovrebbe essere il contrario.
    Per una città di nevrotici come Roma la neve dovrebbe starci almeno 40 giorni all’anno.

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